Le Arti Marziali possono essere un ottimo modo di tenersi in forma sia fisicamente che mentalmente. Per le donne alcune sono più indicate di altre.
Le arti marziali sono discipline antichissime nate nell’Estremo Oriente (ma non solo) e giunte in Occidente per la prima volta nel XIX secolo. Prima di tale periodo venivano gelosamente custodite dai Maestri dei vari Paesi e delle varie discipline come veri e propri segreti. Oggi tutti conosciamo i nomi di molte Arti Marziali e queste possono aiutarci in molti modi, non solo perché ci permettono, in molti casi, di restare in forma ma anche perché insegnano la disciplina, abituano ad avere sangue freddo in molte situazioni e, soprattutto, ci danno gli strumenti per poterci difendere da eventuali aggressori.
Le donne possono giovarne in molti modi ma è bene sapere che ce ne sono alcune più indicate delle altre se non si fa palestra regolarmente e si ha una costituzione minuta. In linea di massima le donne possono praticare tutte le arti marziali. Da ciò si evince che non si può propriamente parlare di arti marziali femminili ma bisogna tenere presente che molte richiedono un grado di preparazione fisica che le donne potrebbero non avere o potrebbero non essere disposte ad avere.
Aikido
L’Aikido è una delle arti marziali più recenti. Nata alla fine del XIX secolo grazie all’impegno di Morihei Ueshiba, l’Aikido si è presentata come un’arte marziale per tutti. Fondata sulla ricerca dell’armonia e della pace (interiore ed esteriore) e sulla profonda meditazione, questa arte marziale è in grado di conferire benessere psico-fisico attraverso esercizi riscaldatori che stimolano i cosiddetti “chakra”, centri all’interno dei quali si accumula la nostra energia vitale. L’Aikido, di per sé, insegna a diventare tutt’uno con la natura che ci circonda e per ottenere ciò sono necessarie anche lunghe sessioni di meditazione. Ovviamente c’è anche la parte che riguarda la difesa personale. Questa punta a far diventare l’allievo una sorta di “dottore”, cioè una persona che conosce esattamente quanto dolore può provocare una determinata azione, rendendo più semplice la gestione di eventuali scontri in cui si vuole soltanto scoraggiare un aggressore senza provocare danni permanenti. Fra tutte le arti marziali, l’Aikido è quella che più di tutte vuole conservare la tradizione giapponese. Per raggiungere questo scopo preme molto sulle formule di cortesia e rispetto giapponesi nonché sull’utilizzo della rmi tradizionali del Giappone (bokken e naginata su tutte).
Karate
Non dovrebbe esserci nemmeno il bisogno di presentare con le parole un’arte marziale come il Karate che ha conquistato l’Occidente in pochissimo tempo. Nata a Okinawa (quindi relativamente distante dal Giappone) dalla fusione tra la pratica del Te (un’arte marziale indigena) e del Kempo (un’arte marziale di origine cinese il cui vero nome è Quanfa). La tradizione vuole che i monaci buddisti praticassero un tipo di allenamento fisico che consentisse loro di sopportare lunghi periodi di meditazione ed immobilità, e che avesse anche finalità marziali, visto che spesso erano vittime di ruberie ed aggressioni. La filosofia del Karate, se seguita e rispettata, è in grado di insegnare l’autocontrollo, il rispetto verso qualsiasi essere vivente e soprattutto delle tecniche di autodifesa (poiché il Karate non va mai usato per l’offesa) in grado di tirarci fuori da spiacevoli situazioni. Poiché è dotato di “forme” (cioè delle serie di movimenti da imparare a memoria ed eseguire di seguito) si presta anche a chi ha voglia di praticare un’arte marziale “artistica” e bella da vedere.
Wing Chun
Narra la leggenda che il Wing Chun (che più correttamente andrebbe chiamato Yong Chun, cioè Eterna Primavera) sia nato grazie a una monaca buddhista che avrebbe trovato una propria via al Kung Fu tradizionale. Un’arte marziale nata da una donna e dedicata alle donne. Il Wing Chun è forse la prima arte marziale che considera la meccanica del corpo dell’essere umano concentrando grande attenzione sullo studio delle linee di attacco e di difesa, e soprattutto sull’economia e simultaneità dei movimenti. Grazie a queste particolari caratteristiche il Wing Chun è da considerarsi un’arte estremamente scientifica e utile alle esigenze dell’uomo moderno; esigenze che vanno ben oltre al bisogno di difendersi dalle aggressioni fisiche, aspetto per altro curato moltissimo dalla strategia dei movimenti del sistema rendendola un’efficacissima arte marziale.
Queste arti marziali sono le più indicate per le donne per i motivi succitati, ma anche perché possono essere praticate coi propri bambini e bambine. Oltre a infondere coraggio sono in grado di migliorare la concentrazione e l’autocontrollo. Spesso è considerato un aspetto secondario, ma non a caso le arti marziali vengono anche considerate delle “discipline”. Proprio il concetto di disciplina, infatti, è al centro di ogni arte marziale. Ciò migliora e fa crescere la persona dal punto di vista della consapevolezza di sé e dei propri mezzi. Molte donn e sono spesso troppo insicure quando si tratta delle loro capacità fisiche. Le arti marziali stracciano questa concezione e insegnano a essere ciò che si vuole, a stare più a contatto col mondo circostante e in particolare con la natura, donando al corpo una forma fisica e mentale che la normale palestra non sarà mai grado di dare.
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